martedì 2 maggio 2017

Perchè i vampiri di Twilight non sono vampiri






Tutti conosciamo la famosa saga di Twilight, serie di romanzi scritta dalla scrittrice Stephenie Meyer, da cui hanno successivamente tratto una serie di film che si è conclusa nel 2012. Uno dei protagonisti di questa saga, Edward Cullen, viene presentato come vampiro, tuttavia ha ben poche caratteristiche in comune con questa creatura.

La caratteristica più evidente, perciò la prima di cui parlerò, è l’esposizione del vampiro alla luce del sole. Nella serie di Twilight, quando un vampiro si espone alla luce del sole, la pelle inizia a brillare come se fosse ricoperta di diamanti. Essendo questi non-morti delle creature demoniache, non ha senso che la luce del sole si limiti a farli illuminare; infatti nell’ambientazione fantasy, da sempre, la luce (il sole) rappresenta il bene, mentre il vampiro, e tutti i non-morti in generale, sono frutto dell’oscurità, del male. Ecco perché la pelle di questi esseri nati dal male viene ustionata gravemente dalla luce del sole, dalla forza del bene. Per questo stesso motivo, i vampiri vengono danneggiati dai simboli sacri (simboli del bene), come il crocefisso, o dall’acqua benedetta. 


In Twilight, i vampiri possono riflettersi nello specchio e apparire nelle pellicole, altra cosa impossibile per un vampiro e per un motivo ben preciso: il vampiro è un non-morto, il che vuol dire che sulla terra è presente il suo corpo fisico, ma non la sua anima. Essendo presente solo il corpo fisico, è come se la persona non esistesse più nel mondo terrestre, perché risulta essere un semplice contenitore vuoto (un essere vivente è considerato tale se è presente l’unione tra corpo fisico e anima). Per questo motivo gli specchi non possono riflettere l'immagine del vampiro e le fotografie non sono in grado di catturarla (non si può mostrare qualcosa che non esiste).

Durante il giorno i vampiri sono estremamente deboli, perché la luce (il bene) è più potente di loro, perciò necessitano di dormire (in uno stato psico fisico simile alla morte) nella loro bara fino al tramonto, momento in cui l’oscurità prevale e i loro poteri possono manifestarsi alla loro massima potenza. In Twilight viene detto che i vampiri non necessitano di dormire, altra caratteristica assurda; d’altronde escono in pieno giorno senza sentirsi neanche un minimo indeboliti.


Stephenie Meyer stessa ha ammesso di non aver effettuato ricerche sulla mitologia del vampiro prima di scrivere i romanzi, e questo motivo è sufficiente per affermare il fatto che potesse evitare di introdurre creature, di cui lei stessa ha ammesso di non avere sufficiente conoscenza, all’interno della sua storia. L’idea di base può essere interessante, ovvero quella di introdurre una specie biologica sottoposta a un processo evolutivo e che rappresenta il predatore dell’essere umano. Avrebbe potuto limitarsi a questo, creando una nuova creatura fantasy, ma invece ha deciso di apportare modifiche a una già esistente, cosa che sotto molti aspetti è stato un grosso errore. La Meyer non ha tenuto conto del lato spirituale, fondamentale quando si tratta creature fantasy, specialmente non-morti, e ha presentato esseri definiti come "vampiri", ma che di queste creature hanno ben poco, forse per fare successo su un'idea di dark possibilmente derivante dalla figura del "vampiro" stesso.



Valentina

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