domenica 21 maggio 2017

La Fenice


La fenice, conosciuta anche come uccello di fuoco, è nota per la sua capacità di rinascere dalle proprie ceneri in seguito alla sua morte. Gli egizi furono i primi a parlare del “Bennu”, divinità con forma di uccello, consacrata al dio Ra e simbolo della rinascita dopo la morte, quindi della vita eterna. Bennu aveva le sembianze di un airone cenerino con la corona Atef o l’emblema del disco solare. Nella cultura greca, Bennu divenne Phoinix, un uccello sacro con le sembianze di un’aquila reale, il cui piumaggio era di colore sgargiante: collo color oro, corpo color rosso, coda con penne azzurre e rosa, ali oro e porpora e due piume, che scendono lungo il capo, color azzurro e rosa. 
Bennu

Questa creatura appare anche all’interno del libro della Bibbia:

·         Nella prima apparizione prende il nome di Milcham: dopo aver mangiato il frutto proibito dell’Eden, Eva, gelosa dell’immortalità delle altre creature, convinse tutti a mangiare il frutto. Tutte le creature cedettero, tranne Milcham, che fu ricompensata da Dio con una grande città fortificata, dove, ogni mille anni, l’uccello bruciava e rinasceva dalle ceneri.
·         La seconda figura è chiamata Ziz ed è collocata nel mito del Levietano e del Behemot: era rappresentante del cielo e si diceva che sarebbere rinato alla fine dei tempi da un uovo che egli stesso aveva deposto.

La figura della fenice si trova nelle culture di tutto il mondo.


Nei miti cinesi, viene chiamata Feng-Huang; oltre ad essere uno dei titoli dati all’imperatore, il Feng era simbolo di benessere e prosperità ed era rappresentato come un misto di diversi uccelli (come il pavone e la gru) in modo che fosse il più bello di tutti. Era simbolo di potere e saggezza e portava nel suo becco due pergamene dei testi sacri, nelle quali erano scritte le virtù cardinali.





Nella cultura indiana prende il nome di Garuda e ha le sembianze di un uccello antropomorfo che nacque durante la guerra tra i Naga e le Garuda. Visnu lo scelse come suo Avatar e destriero. Il Garuda sterminò e mangiò molti Naga, finché un principe buddista lo convinse a fermarsi e a riportare in vita le sue vittime. E’ simbolo di saggezza infinita.



In Giappone, la Fenice viene chiamata Ho-ho e viene rappresentata in modo simile a quella della cultura greca. Si dice che quando viene avvistata stia per arrivare una nuova era. Ad essa è ispirato il pokémon leggendario Ho-oh, apparso per la prima volta nella saga di videogiochi con “Pokémon Oro” e "Pokemon Argento".
Ho-ho

Ho-oh (pokémon)
     













Secondo i miti, la fenice ha un ciclo di vita che va dai 500 anni ai 50000 anni (a seconda della cultura). Raggiunto questo limite, essa si incendia e rinasce dalle proprie ceneri. In alcune leggende, questa creatura impiega 3 giorni per rinascere, ma nasce completamente adulta. La figura di questo animale mitologico, racchiude la ciclicità, il rinascere, ma, per contro, può costituire una trappola. In realtà la Fenice rappresenta l’eternità che si concentra nella ciclicità al fine di raggiungere un certo livello di consapevolezza ed una maturazione evolutiva: in quanto eterna, però, essa è libera di potersi svincolare da questo ciclo. Senza questa possibilità, essa rimarrebbe prigioniera di se stessa.

La fenice è anche chiamata “custode della sfera terrestre”, perché segue il sole nel suo giro, e, dispiegando le ali, ne ghermisce i raggi infuocati. Se essa non li intercettasse, né l’uomo né alcun altro essere vivente potrebbe sopravvivere.

Secondo le leggende, questo animale, dopo 500 anni di vita (o di più, a seconda della cultura), sente sopraggiungere la sua morte, si ritira in un luogo appartato e costruisce un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Una volta trovato il luogo adatto, essa accatasta ramoscelli di mirto, incenso, mirra e le più pregiate piante balsamiche, con le quali intreccia un nido a forma di uovo. Infine vi si adagia, lascia che i raggi del sole la incendino, e si lascia consumare dalle sue stesse fiamme, mentre canta una canzone. Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo. Successivamente, dal cumulo di cenere emerge una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari fanno crescere rapidamente, fino a trasformarla nella nuova fenice nell’arco di tre giorni.

ALCUNE CURIOSITÀ
In onore della fenice vennero erette quattro piramidi:

  • ·         La piramide di Cheope, presso Giza, “Dove il sole sorge e tramonta”
  • ·         Ad Abusir, Sahura, "Splendente come lo spirito Fenice"
  • ·         Neferikare, “Dello spirito della fenice”
  • ·         Reneferef, “Divina come gli spiriti Fenice”


Una spiegazione ornitologica per il mito della Fenice, è che alcuni grandi volatili sbattono le ali sul fuoco per uccidere i parassiti col fumo. La Fenice, nel suo aspetto distruttore, viene a liberare il mondo dal male  (i parassiti), bruciandolo col Fuoco Spirituale.


Il numero che la mitologia associa al mito della Fenice è LXXI, ovvero 71: il numero 7 indica, secondo la mitologia, le ceneri (la fine), mentre il numero 1 indica la vita (l'inizio). Essa dalla fine ha un nuovo inizio.

Valentina

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