Il primo
argomento di spiritualità di cui vorrei parlare è la religione Wicca, culto
molto conosciuto, anche se per i motivi sbagliati. Sentendo il termine “Wicca”
molte persone pensano alla vecchia strega vestita di nero, gobba e senza denti,
che passa le giornate chiusa in una capanna in cui l’unica fonte luminosa sono
le pozioni fosforescenti dagli effetti misteriosi che invadono ogni angolo
dell’edificio. Perciò, la prima cosa che voglio sottolineare è la differenza
tra Wicca e stregoneria:
- · La stregoneria è la magia usata da una strega per manipolare l’energia dell’universo e raggiungere i suoi obiettivi.
- · La Wicca è una religione neopagana che si basa sulle credenze e sulle pratiche precristiane, sul culto della terra e su tradizioni derivanti dalla magia cerimoniale. L’uso della magia non è indispensabile per appartenere a questo culto: molti si limitano a venerare il ciclo delle stagioni, la luna e gli dei.
Dopo aver
chiarito questa differenza fondamentale, possiamo passare alla teologia di
questa religione.
LA TEOLOGIA
Il culto
Wicca si basa sulla credenza che il potere creativo dell’universo derivi
dall’interazione tra maschile (il Dio, rappresentato come il Dio cornuto) e
femminile (la Dea, considerata triplice e legata sia alla terra, sia alla luna).
Nessuna di queste due entità prevale sull’altra, perché esse sono complementari
e il potere che deriva dalla loro interconnessione, è presente in tutti gli
esseri viventi, manifestandosi attraverso l’interazione tra elemento maschile e
elemento femminile. Tuttavia, il Dio e la Dea ,successivamente, sono divenute
astrazioni e non rappresentano gli aspetti universali delle divinità adorate da
tutti i praticanti. Ogni gruppo, o singolo praticante, deve trovare le proprie
divinità protettrici, attraverso la meditazione (le divinità possono derivare
da qualsiasi pantheon).
Le
tradizioni più recenti vedono il Dio e la Dea come aspetti del Dryghten, ovvero
la sorgente di energia primordiale, che costituisce tutto ciò che esiste,
organizzandosi in materia.
La
Dea
La
triplicità della Dea si manifesta nelle forme della fanciulla, della madre, e
dell’anziana, che rappresentano la ciclicità dell’universo e sono legate alle
fasi principali della luna (luna crescente, luna piena e luna calante). La
triplicità della Dea è anche legata alla ciclicità dell’esistenza,
caratterizzata dalla nascita, dalla crescita e dalla morte. Dopo la morte,
segue l’inizio di una nuova vita, come dopo la luna calante segue un nuovo
ciclo lunare.
Il
Dio
Il Dio
cornuto, nato dalla fusione di più divinità pagane antiche accomunate
dall’associazione con la natura, non ha nulla a che vedere con l’immagine del
diavolo introdotta dal cristianesimo. Egli è allo stesso tempo figlio e
compagno della Dea e in esso convivono due aspetti: la bellezza del sole,
l’amore, la pace e la vita, ma anche la notte, la forza e la morte.
I
cinque elementi
I cinque
elementi (fuoco, acqua terra, aria e etere) sono un altro elemento fondamentale
della religione Wicca. Ogni elemento è associato ad un simbolo e ad un
significato:
·
Fuoco:
il suo simbolo è il triangolo rivolto verso l’alto ed è associato alla passione
e all’energia.
·
Acqua:
il simbolo associato a questo elemento è il triangolo rivolto verso il basso e
richiama le emozioni e l’intuito.
·
Terra:
il simbolo è il quadrato e viene associato alla forza e alla saggezza.
·
Aria: Il simbolo ad esso associato è il cerchio ed
è legato all’intelletto e all’ispirazione.
·
Etere:
anche detto Akasha, non ha una vera e propria rappresentazione, perché
rappresenta l’energia pura. Esso è associato allo spirito
Gli elementi
sono fondamentali per i riti, poiché ad ogni elemento
è abbinato un guardiano o Torre di Guardia. I guardiani sono gli spiriti
patroni degli elementi, che catalizzano l'energia del cosmo, chiamati a
vegliare sul rito a difesa dell'operazione.
Valentina
Nessun commento:
Posta un commento